FATTORE DI ABBAGLIAMENTO UGR
Tutto quello che c'è da sapere
L‘indice unificato internazionale UGR (Unified Glare Rating) è utilizzato per la valutazione omogenea dell‘abbagliamento psicologico dovuto a impianti di illuminazione, luce naturale e sorgenti di luce a causa delle superfici riflettenti sul posto di lavoro. La norma europea EN 12464 prescrive i valori limite di UGR da osservare per determinati compiti visivi in diversi settori lavorativi. Per il calcolo del valore UGR occorre mettere in relazione l‘abbagliamento diretto e indiretto, ovvero l‘abbagliamento riflesso. L‘abbagliamento diretto è originato da sorgenti di luce naturale e artificiale, l‘abbagliamento indiretto invece è la riflessione della luce, ad esempio da monitor, pareti di grande superficie, soffitti, superfici in vetro, mobili ecc., che contribuisce alla sensazione di abbagliamento.
Si fa una distinzione tra abbagliamento fisiologico e abbagliamento psicologico. Quest'ultima è puramente soggettiva, il che significa che alcune persone possono sentirsi abbagliate anche se la luminanza è uniforme. L'abbagliamento fisiologico, invece, può essere calcolato. Un metodo per questo è il "Unified Glare Rating", o "UGR" in breve, che è stato sviluppato per standardizzare la valutazione dell'abbagliamento in tutto il mondo. Il calcolo si traduce in una scala di valori da 10 a 30. In parole povere, più piccolo è il valore, minore è l'abbagliamento. Nella direttiva sul posto di lavoro DIN EN 12464-1:2011-08, diversi valori UGR sono specificati per diversi luoghi di utilizzo e compiti di lettura.
VIDEO:
UGR - fattore di abbagliamento spiegato in modo semplice
Illuminazione diretta e indiretta
L‘abbagliamento diretto dovuto a lampade non schermate e a radiazione solare senza riparo affatica la vista e conduce a sintomi di stanchezza. Cala la concentrazione e aumenta il pericolo di commettere errori. Nelle attività fisiche si aggrava notevolmente il rischio di incidenti. Per questo motivo è necessario utilizzare lampade con il corretto fattore di abbagliamento, applicare alle finestre protezioni solari e riprogettare la posizione delle aree di lavoro nei locali. L‘illuminazione indiretta, un arredamento opaco con poca riflessione della luce, una ripartizione adeguata delle sorgenti di luce sulle superfici di lavoro e l‘esclusione di superfici riflettenti evitano l‘affaticante abbagliamento riflesso. Ciò favorisce la concentrazione nel tempo e conduce a una maggiore produttività.
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